Domingo Pau è il primo ballerino del
Conjunto Folclorico cubano. Un artista del suo calibro è unanimemente
considerato come una delle più grandi personalità della Rumba nel ballo
L’attività nella Rumba di Domingo Pau
comincia professionalmente all'età di 14 anni. Dal 1964 fino ad oggi si è
completamente dedicato al ballo, con una carriera nel suo paese e fuori, in
un'opera di diffusione della cultura cubana. Il suo ingresso nel Conjunto
Folclorico è stato la prima tappa importante a causa della durissima selezione
d'entrata. In questa prestigiosissima scuola è arrivato ad essere considerato
il primo ballerino e da lì ad iniziare una carriera artistica ricca di grandi
soddisfazioni. Già in giovane età si segnala all'attenzione dell'ambiente
artistico come una delle migliori promesse del ballo cubano. Studia con i
migliori ballerini folclorici, conseguendo la prestigiosa e severissima
ammissione al C.F.N. Conjunto Folclorico National, una delle massime
istituzioni della musica e del ballo cubano. La sua traiettoria professionale è
marcata da un'intensissima presenza sulle scene nazionali che lo porta ad
esibirsi nei più importanti teatri di Cuba e, in innumerevoli occasioni, alla
televisione cubana in quasi 40 anni di attività. Domingo Pau è attualmente
primo ballerino, coreografo e professore del Conjunto Folclorico Nacional.
Direttore artistico e primo ballerino del gruppo ALAFIA con il quale si è
esibito in numerosi paesi nel mondo. Per la sua attività di professore di ballo
e folclore cubano viene invitato a tenere corsi regolari presso le Università
di Merida (Messico), Bogotà (Colombia), Managua (Nicaragua) e Copenaghen
(Danimarca).
Nel 1995 e 1997 viene invitato in Italia
per la creazione di alcune coreografie per il Carnevale di Venezia. Nell'aprile
del 1998 effettua una breve tournée in Italia, esibendosi a Roma e Firenze.
Nella primavera del 1999, presenta al teatro Mella a L'Avana la sua opera
"Kuartieri ", un affascinante spettacolo teatrale che racconta la
Rumba attraverso i suoi più grandi interpreti. Nell'anno 2000 è invitato a
Londra con il Conjunto Folclorico Nacional per la presentazione dello
spettacolo "Funkadelica", che registra il tutto esaurito nei suoi 15
giorni di programmazione. Domingo Pau si è esibito nello spettacolo che il
C.F.N. ha tenuto al Teatro Mella come tributo alla grande ballerina folclorica
Zenaide Armenteros.
Non nasconde di essere orgoglioso di rappresentare Cuba nel mondo,
il Paese che, a suo parere mondialmente, ha dato di più alla musica popolare
ballabile di questo secolo. La Rumba è un sentimento cubano che passa di
generazione in generazione. E’,secondo il maestro, la manifestazione più
genuina del suo popolo dove si esprime la tristezza , l'allegria, la felicità
della vita umana con tre tamburi, una clave che marca il tempo ed il sentimento
del ballerino . Nella Rumba si sente a suo agio perché si esprime liberamente e
artisticamente esternando i suoi sentimenti. Pau ha avuto la fortuna di
studiare con i più grandi: Mario Aspirina, Ricardo Jauri, Andres Cortina, Juan
de Dios Ramos, Ricardo Gomez Santacruz, Orlando Lopez. A suo parere la
Columbia, in particolare, è la radice più profonda di un albero e sono felice
di formare le nuove generazioni di Rumberi cubani nel mio insegnamento.
Pau sottolinea l’importanza della clave,
lo strumento che marca il tempo del ritmo. Per questa ragione qualsiasi
ballerino deve aver una comprensione profonda della clave per poter entrare ed
uscire dal ritmo con facilità. Nella Salsa tutti gli strumenti di percussione,
le congas, i timbales, il basso si accordano alla clave. È molto importante
dominare la clave perché il ballerino possa sviluppare lo stile ed i passi.
In questo momento in Italia, la Rumba
ancora non è molto apprezzata, mentre la Salsa ha raggiunto un vero e proprio
boom di popolarità.
“In questa opera – spiega-
vorrei ricordare il fondamentale apporto di Lazaro Martin Diaz che ebbi come
mio allievo in gioventù a L'Avana. Ho potuto constatare che gli Italiani sono
ottimi ballerini che talvolta esagerano con giri e sequenze. Vogliono apparire
dei virtuosi in pista, ma io credo che il grande ballerino è quello che sa
esprimere un sentimento profondo, una eleganza ed un controllo del ritmo in
ogni suo movimento”.
ROBERTA
GALLO
3 FEBBRAIO 2008 By Roberta Gallo
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