Come i bambini al circo si guarda lo spettacolo increduli
con la bocca aperta. Difficile vedere tanto sfarzo, tanta eleganza, tanta
bravura tutto in un unico spettacolo. Senza parlare della location. Un giardino
lussureggiante racchiude come in uno scrigno tanto splendore. Il doppio
spettacolo serale è famoso in tutto il mondo, per i suoi straordinari numeri di
cabaret. Il Tropicana apre i battenti a San Silvestro del 1939, in un teatro
all’aperto nel quartiere di Buena Vista, a sud del Miramar. L’attuale teatro è
opera di Max Borges Recio, che adattò il Modernismo all’atmosfera tropicale,
creando un night “stile mambo”. Il palcoscenico centrale è all’aperto. E’ la
volta celeste a farvi da soffitto. Davvero una situazione molto romantica per
chi sa apprezzare queste sfumature. E le ballerine e i ballerini vi accedono
attraverso scale. Ma non restano sul palco. Vengono a ballare in mezzo ai
tavoli dei turisti e l’atmosfera diventa presto incandescente. Complice spesso
il rum, anzi il ron, Havana Club ovviamente, l’”alma de Cuba” che trasporta nel
“paradiso sotto le stelle”, come recita lo slogan locale. In caso di pioggia lo
spettacolo è cancellato. Sebbene il biglietto d’ingresso sia piuttosto caro
(50-70 euro) spesso è tutto esaurito. Bisogna quindi prenotare per tempo. Può
sembrare un po’ superato e soprattutto molto caro per una serata. Ma
ricordatevi che è un locale unico nel suo genere. Non c’è artista di passaggio
che non si sia esibito, da Perez Prado a Nat King Cole. E, attenzione, uno dei
ballerini del Tropicana è qua a Genova con noi. E’ Rafael Zayas, punta di
diamante del pool di insegnanti del Contattolatino. Lo stile perfetto e
inconfondibile di Rafael è proprio frutto di anni di danza classica e di scuola
di salsa ad alti livelli. Sfociata poi negli spettacoli del mitico Tropicana.
Ballare con lui è come calcare il palcoscenico del Tropicana!
ROBERTA
GALLO
7 gennaio 2007 By Roberta Gallo
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