Questi strumenti musicali, utilizzati
nel son, erano molto rudimentali, il tres ad esempio era ricavato dalle scatole
in cui era conservato il baccalà, si otteneva applicando alla scatola
un manico di legno e tre corde incerate.
Il primo musicista che suonò ufficialmente il Son fu Nené Manfugás al
carnevale di Santiago de Cuba nel 1892, questo pezzo era una composizione fatta di
un ritornello di quattro tempi combinato con il canto di un coro e di un
solista. All’inizio del XX secolo, partendo dall’oriente, il son si diffuse anche all’Avana e in tutta
l’isola. La diffusione del son, fu in parte facilitata dall’esercito permanente del
presidente José Miguel Gomez, che dispose il trasferimento dei soldati reclutati in una
provincia diversa da quella di nascita, ma soprattutto fu dovuto ai Trovadori,
che si trasferirono dall’oriente verso l'Avana in cerca di miglior fortuna e
rallegravano le feste della capitale intonando, improvvisando e facendo ballare
la gente al ritmo del son montuno.
La diffusione del ritmo son ha avuto una grande impennata intorno al 1920,
quando i “cuartetos de son” furono prima sostituiti dai “sextetos” e poi dai
“septetos” grazie all’introduzione della chitarra, della tromba, delle maracas,
del contrabbasso (che sostituì la marimbula) e della clave che ne segnava il
ritmo. Con l’introduzione della clave viene coniata la famosa frase: “sin clave
non hay son” (senza clave non c’è son) che diventerà in seguito “sin clave no
hay salsa” (senza clave non c’è salsa). Questa nuova formazione strumentale
ha da toorigine al “son cubano” e il primo gruppo che lo interpretò fu il Sexteto
Habanero fondato appunto nel 1920.
In seguito altri gruppi seguirono le orme del Sexteto Habanero: gli
“Occidente”, i “Boloña” e il famoso “Septeto National” di Ignacio Piñeiro, e il son cubano si arricchì con elementi di guaguancó e di clave habanera. L’evoluzione
del son proseguì di pari passo alla sua diffusione, così qualche anno dopo
Miguel Matamoros perfezionò la sua versione chiamata bolero-son.
Il 1940 fu un’altra data storica per il son, Arsenio Rodriguez, un
famoso suonatore di tres, diede origine al son contemporaneo sostituendo il
septeto del son cubano con un’orchestra, chiamata Conjunto, che comprendeva
anche il pianoforte, la tumbadora e tre o quattro trombe. Il pianoforte
contribuì a rinforzare la parte armonica e melodica, mentre la tumbadora
rinforzò quella ritmica e percussiva. Per la prima volta, dopo la proibizione
voluta dal presidente Machedo nel 1930, la tumbadora comparve tra gli strumenti
di un’orchestra cubana.
Nel 1970 Juan Formell fondò il suo gruppo, i Los Van Van, e rivoluzionò
ulteriormente il ritmo son cubano con l’aggiunta di strumenti tipici della
musica americana come i tromboni e gli strumenti elettrici, dando origine a
quel particolare ritmo denominato “songo”.
Il son, nato come espressione musicale delle classi più povere,
inizialmente rifiutato dalle classi privilegiate e vietato dal governo, perché
giudicato immorale, è stato col tempo rivalutato e ha raggiunto un’enorme
diffusione, si può considerare il genere musicale cubano che ha maggiormente
influenzato la salsa.
9 febbraio 2006 By Marco Giovannini
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