La clave è quindi il modello ritmico fondamentale della salsa, per
non entrare in un discorso estremamente complesso e al di sopra delle mie
conoscenze non affronto il problema di come deve essere suonata la salsa ma di
come può essere ballata precisando che il suono prodotto dalle claves è un
suono debole che spesso viene sommerso dal suono degl'altri strumenti, quindi è
compito del ballerino costruirsi il ritmo ideale, parallelo quello reale,
partendo dall'inizio della frase musicale.
La clave segna 5 battiti su 8 tempi e quindi può essere impiegata in due
modi:
1) metodo 3/2. In questo caso segna i seguenti tempi: 1, metà2, 4,
6, 7
2) metodo 2/3 (chiamato anche "clave rovescia") che si basa sul principio musicale del controtempo e segna i seguenti tempi: 2, 3, 4, metà6, 8
Il metodo 3/2 o 2/3 è discriminato da dove si effettua la pausa
all'interno delle percussioni sempre con riferimento agli 8 battiti della frase
musicale. In pratica il metodo 3/2 vuol dire 3 colpi+pausa+2 colpi, il metodo
2/3 vuol dire 2 colpi +pausa + 3 colpi.
Ballare a tempo significa partire sul primo tempo della frase
musicale quindi sul battito 1 della clave 3/2, ballare controtempo significa
partire sul secondo tempo della frase musicale e quindi sul battito 1 della
clave rovescia 2/3. Dovendo associare 3 movimenti ogni 4 tempi (uno è dedicato
alla pausa) chi balla a tempo effettuerà la pausa sul 4 e sull'8, chi balla
controtempo effettuerà la pausa sull'1 e sul 5. Questa interpretazione del
controtempo, che porta l’uomo a partire dalla posizione di chiusura con il
sinistro avanti sul primo battito della clave rovescia 2/3 (e la donna di
conseguenza con il destro dietro), pur essendo quella ormai adottata e
insegnata da tutti, contiene un errore di fondo che si trascina da tantissimo
tempo, probabilmente nato dal fatto che nei nostri balli di coppia (liscio,
standard, ecc. ecc.) il primo passo della coppia è sempre fatto con il sinstro avanti
dell’uomo. Nel nostro caso, se ripercorriamo la storia cubana troveremo che i
ballerini del son e ancora prima del danzon, cioè di quei balli che sono gli
antenati della salsa, sono sempre partiti in posizione di chiusura marcando con
il sinistro dell’uomo (destro per la donna) il quinto battito della clave
rovescia 2/3 per poi eseguire il passo, di destro dietro per l’uomo e di
sinistro avanti per la donna, sul primo battito della clave rovescia 2/3. La
differenza tra queste due interpretazioni è sostanziale perché un modo è
completamente rovesciato rispetto all’altro. In pratica facendo un’analogia con
il ”metodo del ballo a tempo”, il primo caso equivale alla partenza con il
sinistro avanti dell’uomo (destro dietro donna) sul quinto tempo, il secondo
caso con la stessa partenza sul primo tempo, in entrambi i casi otteniamo e
manteniamo una sincronia tra i passi dei due ballerini ma nel primo caso ci
troviamo a ballare al contrario rispetto al secondo.
Un’ultima cosa da
aggiungere è che in realtà alcuni, ballando, effettuano anche uno "step" (cioè un quarto movimento),
nato come marcatura del primo battito del
controtempo per dare più armonia e continuità al ballo sui brani lenti e che, vista la sua efficacia,
si è poi esteso anche ai brani più veloci.
Concludo
dicendo che alcuni criticano fortemente l'utilizzo del ritmo della clave per
ballare in quanto manca di concretezza, infatti essendo il più delle volte
sommerso dal suono degli altri strumenti, costringe i ballerini alla costruzione di un sistema ritmico mentale immaginario. Secondo queste persone è molto più semplice
seguire il ritmo reale dato dalla conga che è un punto di riferimento costante
durante tutta la composizione musicale e permette di percepire il ritmo in
maniera corretta anche ai ballerini meno esperti.
25 gennaio 2006 By Marco Giovannini
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