LA CLAVE

Las Claves

LA CLAVE 
LE TIMBALES 
LE MARACAS 
IL GUIRO 
LE CONGAS 

In lingua spagnola "clave" significa chiave. Las claves infatti sono uno strumento originato a La Avana alla fine del  XVII secolo composto da due bastoncini che vengono percossi uno contro l'altro avendo cura d'impugnare uno dei due in modo che la mano funzioni da cassa di risonanza. Il nome deriva appunto dal fatto che sono nate utilizzando le chiavette di acanas (un legno particolarmente duro) che fissavano a mo di chiodi il legname delle navi. La clave invece è il modello ritmico cubano 2/3 o 3/2 (alternando un battito forte e uno debole) ed è l'unico che si accorda sempre senza varianti a tutti i tipi di melodia cubana, per questo riveste un ruolo importante in tutti i ritmi creati a Cuba.

La clave è quindi il modello ritmico fondamentale della salsa, per non entrare in un discorso estremamente complesso e al di sopra delle mie conoscenze non affronto il problema di come deve essere suonata la salsa ma di come può essere ballata precisando che il suono prodotto dalle claves è un suono debole che spesso viene sommerso dal suono degl'altri strumenti, quindi è compito del ballerino costruirsi il ritmo ideale, parallelo quello reale, partendo dall'inizio della frase musicale.

La clave segna 5 battiti su 8 tempi e quindi può essere impiegata in due modi:

1) metodo 3/2. In questo caso segna i seguenti tempi: 1, metà2, 4, 6, 7

2) metodo 2/3 (chiamato anche "clave rovescia") che si basa sul principio musicale del controtempo e segna i seguenti tempi: 2, 3, 4, metà6, 8 

Il metodo 3/2 o 2/3 è discriminato da dove si effettua la pausa all'interno delle percussioni sempre con riferimento agli 8 battiti della frase musicale. In pratica il metodo 3/2 vuol dire 3 colpi+pausa+2 colpi, il metodo 2/3 vuol dire 2 colpi +pausa + 3 colpi.

Ballare a tempo significa partire sul primo tempo della frase musicale quindi sul battito 1 della clave 3/2, ballare controtempo significa partire sul secondo tempo della frase musicale e quindi sul battito 1 della clave rovescia 2/3. Dovendo associare 3 movimenti ogni 4 tempi (uno è dedicato alla pausa) chi balla a tempo effettuerà la pausa sul 4 e sull'8, chi balla controtempo effettuerà la pausa sull'1 e sul 5. Questa interpretazione del controtempo, che porta l’uomo a partire dalla posizione di chiusura con il sinistro avanti sul primo battito della clave rovescia 2/3 (e la donna di conseguenza con il destro dietro), pur essendo quella ormai adottata e insegnata da tutti, contiene un errore di fondo che si trascina da tantissimo tempo, probabilmente nato dal fatto che nei nostri balli di coppia (liscio, standard, ecc. ecc.) il primo passo della coppia è sempre fatto con il sinstro avanti dell’uomo. Nel nostro caso, se ripercorriamo la storia cubana troveremo che i ballerini del son e ancora prima del danzon, cioè di quei balli che sono gli antenati della salsa, sono sempre partiti in posizione di chiusura marcando con il sinistro dell’uomo (destro per la donna) il quinto battito della clave rovescia 2/3 per poi eseguire il passo, di destro dietro per l’uomo e di sinistro avanti per la donna, sul primo battito della clave rovescia 2/3. La differenza tra queste due interpretazioni è sostanziale perché un modo è completamente rovesciato rispetto all’altro. In pratica facendo un’analogia con il ”metodo del ballo a tempo”, il primo caso equivale alla partenza con il sinistro avanti dell’uomo (destro dietro donna) sul quinto tempo, il secondo caso con la stessa partenza sul primo tempo, in entrambi i casi otteniamo e manteniamo una sincronia tra i passi dei due ballerini ma nel primo caso ci troviamo a ballare al contrario rispetto al secondo.

Un’ultima cosa da aggiungere è che in realtà alcuni, ballando, effettuano anche uno "step" (cioè un quarto movimento), nato come marcatura del primo battito del controtempo per dare più armonia e continuità al ballo sui brani lenti e che, vista la sua efficacia, si è poi esteso anche ai brani più veloci.

Concludo dicendo che alcuni criticano fortemente l'utilizzo del ritmo della clave per ballare in quanto manca di concretezza, infatti essendo il più delle volte sommerso dal suono degli altri strumenti, costringe i ballerini alla costruzione di un sistema ritmico mentale immaginario. Secondo queste persone è  molto più semplice seguire il ritmo reale dato dalla conga che è un punto di riferimento costante durante tutta la composizione musicale e permette di percepire il ritmo in maniera corretta anche ai ballerini meno esperti.

25 gennaio 2006
By Marco Giovannini

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