LE MARACAS

Le Maracas

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Gli afrocubani non costruirono solo tamburi, dalle loro tradizioni importarono anche tamburi vuoti (cioè senza la membrana di pelle), fischietti di pietra, flauti osso d’uccello, trombe di chiocciola e maraca di zucca (chiamate poi maracas perché solitamente se ne utilizzano due).

Le maracas sono uno strumento idrofono in legno a percussione indiretta (cioè attraverso lo scuotimento) e a suono indeterminato. Maracas è il nome che i latino americani hanno dato a questo strumento composto da due sonagli e presente in tutto il mondo, è dei primi strumenti costruiti dall’uomo ed è tipico di varie regioni dell’India, dell’africa e dell’America Latina.

Gli afrocubani non costruirono solo tamburi, dalle loro tradizioni importarono anche tamburi vuoti (cioè senza la membrana di pelle), fischietti di pietra, flauti osso d’uccello, trombe di chiocciola e maraca di zucca (chiamate poi maracas perché solitamente se ne utilizzano due).

Le maracas sono uno strumento idrofono in legno a percussione indiretta (cioè attraverso lo scuotimento) e a suono indeterminato. Maracas è il nome che i latino americani hanno dato a questo strumento composto da due sonagli e presente in tutto il mondo, è dei primi strumenti costruiti dall’uomo ed è tipico di varie regioni dell’India, dell’africa e dell’America Latina.

Ci sono maracas definite “naturali” in quanto fatte da zucche che essiccandosi liberano spontaneamente i loro semi che diventano i sonagli dello strumento. Le maracas vengono anche costruite utilizzando come materiale per l’involucro esterno zucche, noci di cocco, bambù, legno di vario genere, metallo e come sonagli interni semi mais o di grani duri, sassolini, conchiglie, sabbia; a volte vengono improvvisate utilizzando bottiglie e lattine. Le maracas hanno quindi tantissimi modi di costruzione e questo conferisce loro un’ampia gamma di suoni.

Le maracas attualmente vengono utilizzate tantissimo nella musica leggera ma inizialmente venivano impiegate (e ancora oggi si usano) nei riti e nelle cerimonie religiose. In questo caso le maracas sono considerate sacre e vengono utilizzate solo dallo sciamano (stregone) in quanto, essendo il sacerdote, è l’unico preposto alla comunicazione con le divinità. Lo sciamano provvede personalmente alla costruzione, conservazione e collocazione delle maracas che è segreta e riservata agli adepti.

29 gennaio 2006
By Marco Giovannini

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